In un’intervista in francese a France24, il signor Hichem Mechichi, capo del governo tunisino, si è unito all’indecenza della ciotola tesa all’indegnità delle osservazioni. Lo stato disastroso dell’economia del paese e le difficoltà che sta attraversando, le suppliche alla Francia e all’Europa di venire in aiuto della Tunisia non possono spiegare o giustificare la brutale irresponsabilità di cui mostra il signor Mechichi su questioni vitali come quella del destino di migliaia di tunisini in situazione irregolare, che vivono e lavorano nei paesi europei, spesso per lungo tempo e con le loro famiglie e in condizioni estremamente precarie e difficili.

Dichiarando la sua « benevolenza » nell’accettare i loro espulsioni in Tunisia, dà la sua benedizione al progetto di caccia aperta ai migranti privi di documenti in Francia o in Italia, in particolare verso i tunisini senza documenti, accusati di essere islamisti radicalizzati e potenziali terroristi.
Il capo del governo tunisino non ha misurato la gravità delle sue dichiarazioni e dei loro pericolosi effetti sul destino e sulla vita di migliaia di tunisini che vivono in Europa e vi soggiornano, certamente per alcuni di loro in una situazione amministrativa irregolare, ma non privati o privi dei diritti e delle tutele, conferite loro dalla legislazione europea o dalle carte dei diritti umani, contro le espulsioni e i licenziamenti arbitrari, ottenuti grazie alla lotta alle ondate migratorie successive e al loro sostegno.
Le associazioni dei tunisini in Europa, raggruppate nel CAITE, esprimono il loro stupore e la loro preoccupazione per le parole e le intenzioni del Capo del Governo verso una parte dei tunisini residenti in Francia, Italia e altri paesi europei.
Chiediamo al governo tunisino di riconsiderare queste posizioni, di chiarire e annunciare la sua linea politica sulle varie questioni relative alla migrazione, alla fuga di competenze e all’esodo dei giovani tunisini da tutte le categorie sociali, nonché sulla sorte loro riservata dai paesi ospitanti, soprattutto europei.
Ricordiamo al signor Mechichi e a tutti i funzionari tunisini il sostegno finanziario e il contributo all’economia che i tunisini che vivono all’estero, legalmente o meno, forniscono al paese e che nessun aiuto o donazione dall’estero può sostituire.
Mettiamo in guardia contro le pericolose chimere dello scambio del destino e delle vite di migliaia di tunisini e delle loro famiglie contro aspettative illusorie di aiuti forniti in piccole quantità e nel quadro di una politica di ricatti e intimidazioni nei confronti dei problemi di migrazione.
Mettiamo in guardia contro le pericolose chimere dello scambio del destino e delle vite di migliaia di tunisini e delle loro famiglie contro aspettative illusorie di aiuti forniti in piccole quantità e nel quadro di una politica di ricatti e intimidazioni nei confronti dei problemi di migrazione.
Le associazioni membri CAITE che restano mobilitate, invitano tutti i tunisini in Europa e Tunisia a mantenere la loro estrema vigilanza e a lottare contro ogni inclinazione o tentativo di rinuncia o abbandono da parte del governo tunisino in materia di diritti e delle vite di migliaia di tunisini che vivono in Europa e all’estero.
ASSOCIAZIONI MEMBRI DEL CAITE :
Belgio:
• CVDT: Comitato di Vigilanza per la Democrazia in Tunisia
Svezia:
• ATS: Associazione dei tunisini a Stoccolma
Svizzero:
• ATTS: Associazione dei tunisini in Svizzera
Italia:
• C.I.T.i.I.: Comitato Degli Immigrati Tunisini In Italia – Milano
Francia :
– Metz (Grande Est)
o Aquila di Cartagine
– Grenoble (Alvernia-Rodano-Alpi)
o ATI-CDR: Associazione Tunisini dell’Isère, Cittadini delle Due Sponde
o STF : Associazione di solidarietà dei tunisini in Franciao
AFMH :
France Maghreb Humanitarian Association
– Angers (Paesi della Loira)
o ATML: Associazione dei tunisini del Maine et Loire
– Lille (Hauts de France)
o ATNF: Associazione dei tunisini del nord della Francia
– Marsiglia (PACA)
o CAP-MED: Cittadini per azioni plurali nel Mediterraneo
– Nantes (Paesi della Loira)
o Imagecom
– Nîmes (Occitania)
o UCDR: Unione dei cittadini di Due Sponde
– Le Mans (Paesi della Loira)
o UTS: Unione dei tunisini della Sarthe
o Younga Solidarietà
Ile-de-France
o ACDR: Arti e culture delle due sponde
o ACEM: Engaged Arts and Cultures of the World
o ADTF: Associazione Democratica dei Tunisini in Francia
o AIDDA: Associazione interculturale per la produzione, diffusione e documentazione audiovisiva
o C2R: cittadini delle Due Sponde
o CFM: collettivo femminile mediterraneo
o CFT: Collettivo femminile tunisino
o Collettivo 3C: cittadinanza per la creazione di cultura collettiva
o CRLDHT: Comitato per il rispetto delle libertà e dei diritti umani in Tunisia
o FTCR: Federazione dei tunisini per la cittadinanza delle due sponde
o MCTF: Movimento dei cittadini tunisini in Francia
o UTAC: Union dei Tunisini per l’Azione di Cittadinanza
o UTIT: Unione dei lavoratori immigrati tunisini
o Zembra